Oggi il mercato è più generoso che mai: se in passato la scelta di complementi per gli impianti di riscaldamento era quasi obbligata e spesso ci si affidava semplicemente alle idee dell’impiantista, oggi le opportunità di scelta sono così tante da disorientare.
E se la scelta del modello specifico deve comunque essere fatta con l’aiuto di un esperto, anche per assicurarsi il funzionamento ideale con l’impianto di casa, c’è comunque un ampio margine di scelta fra le “famiglie” di prodotti. Per esempio, con Wi-Fi o senza? Programmabile o il più semplice possibile? Sono tutte scelte che non hanno a che fare con gli aspetti strettamente tecnici, e che i clienti possono fare in autonomia.
In questo articolo raccogliamo alcune indicazioni sempre valide che permettono di scegliere il modello più adeguato alle esigenze di ciascuno.
I diversi tipi di cronotermostati
Per rendere la scelta più semplice, concentriamoci sulle quattro “famiglie” principali di cronotermostati disponibili sul mercato, a partire da quelli più innovativi e a ritroso fino alle opzioni più classiche.
Cronotermostato smart
Con l’evoluzione più recente di questi prodotti, i cronotermostati Smart sono collegati alla rete WiFi di casa, governabili attraverso applicazioni dedicate, spesso collegate a Internet per permettere ai proprietari di disporre dei comandi anche fuori casa. I modelli più avanzati accettano i comandi vocali, attraverso il collegamento a smart speaker e assistenti digitali come Amazon Alexa.
Fantini Cosmi ha seguito l’evolversi delle tecnologie smart e a oggi l’intera gamma di cronotermostati WiFi (composta dai modelli CH180WiFi, CH180RFWiFi, CH193WiFi e CH193BWiFi e dal nuovissimo C800WIFI) può essere collegata all’assistente vocale di Amazon e controllata con la voce. Inoltre, sempre in un’ottica di evoluzione, i prodotti di nuova generazione puntano a consentire una gestione del tutto autonoma del riscaldamento, in cui il cronotermostato diventa il “cervello” della casa climatizzata in modo intelligente. Questo è possibile sfruttando tecnologie nuove, per esempio quelle legate all’intelligenza artificiale, e il rilevamento di parametri come la temperatura esterna, quella interna, l’umidità e così via. Questi dati, insieme a un sistema di apprendimento, permettono di calibrare progressivamente la gestione del clima casalingo sulle nostre esigenze e abitudini.
Cronotermostato digitale WiFi
Si tratta di una generazione intermedia di cronotermostati. Questi modelli si connettono alla rete WiFi domestica e funzionano grazie a una applicazione per dispositivi mobili. Nel caso di Fantini Cosmi, l’applicazione si chiama Intelliclima+. In questo modo sia il cronotermostato sia l’applicazione saranno connessi a Internet, rendendo possibile accendere o spegnere il riscaldamento quando ci si trova fuori casa, monitorare la temperatura dell’ambiente, modificare la programmazione ecc.
I cronotermostati WiFi permettono una gestione puntuale del riscaldamento o del raffrescamento, consentendo di definire un programma dettagliato per ogni giorno, anche sulla base di più intervalli quotidiani.
Il vantaggio di questi prodotti è che, una volta configurati opportunamente, offrono una grande flessibilità e un sistema di programmazione semplice e intuitivo.
Cronotermostato digitale
Si tratta dei primi prodotti in cui la tecnologia digitale ha fatto la sua comparsa. In generale questi modelli offrono un certo livello di flessibilità, ma tutto è gestito esclusivamente attraverso il dispositivo stesso. Permettono per esempio di differenziare i giorni della settimana e di disporre di alcuni programmi aggiuntivi, da utilizzare a seconda delle specifiche esigenze. Di solito questi modelli sono caratterizzati da un display a cristalli liquidi o simili che presenta le informazioni principali.
La programmazione, pur essendo superiore a quella dei modelli analogici che vedremo fra poco, richiede di solito molta attenzione e una certa dimestichezza.
Cronotermostato analogico
Questa categoria comprende i primi modelli di cronotermostati, in cui la programmazione era effettuata attraverso un orologio meccanico a cavalieri. Oggi, oltre a un certo fascino vintage e al vantaggio di una immediatezza considerevole, sono stati quasi interamente soppiantati dalle altre soluzioni di questa lista, anche per alcuni limiti oggettivi. Quello più importante è senza dubbio il fatto che si può applicare un solo tipo di programma, uguale per tutti i giorni della settimana.
Come scegliere il cronotermostato perfetto?
In un mercato sempre più ampio, trovare il cronotermostato giusto per noi è tutt’altro che semplice, e le domande che potremmo porci sono molte… Per installazione a parete o da incasso? Alimentato a batterie o a rete elettrica?
Un ruolo fondamentale lo gioca la nostra propensione per la tecnologia. Dotarsi di un cronotermostato da gestire via App se non abbiamo dimestichezza con gli smartphone può essere controproducente, ma gli scenari possibili sono così tanti che andrebbero valutati caso per caso. Per esempio, anche gli anziani e le persone meno “tecnologiche” possono avvantaggiarsi dei comandi vocali, pratici e intuitivi, in presenza di qualcuno in grado di configurare il sistema per loro.
Ancora, per esempio, i modelli gsm o addirittura quelli analogici possono essere ideali per le seconde case o le abitazioni in cui la copertura WiFi non è sempre garantita.
Design e obblighi normativi
Se abbiamo intenzione di gestire il design della nostra casa nei minimi dettagli, senza dubbio nel mercato di oggi troveremo soddisfazione: i modelli più recenti, infatti, sono pensati per rispondere anche a esigenze di stile, proprio perché si tratta di un oggetto che sempre più svolge un ruolo importante nella gestione del comfort (e delle spese) delle abitazioni.
Inoltre, già da diversi anni, l’uso dei cronotermostati nelle abitazioni è previsto per legge. Il DPR 412/93, attualmente in vigore, anche se modificato da decreti successivi, lo richiede. Ai minimi termini, la norma vigente stabilisce l’obbligo di installare in casa dispositivi che consentano la regolazione della temperatura ambiente almeno su due diversi livelli.
In ogni caso, la scelta migliore, una volta identificate le nostre esigenze, è quella di rivolgerci a un esperto, presentando le nostre idee e verificando se possono funzionare con il nostro impianto. Un impiantista, un rivenditore di zona o un installatore possono rispondere facilmente alle nostre domande, permettendoci di identificare il giusto punto di equilibrio fra le nostre esigenze e la fattibilità tecnica.
Che differenza c’è tra termostato e cronotermostato?
Chiudiamo rispondendo a una delle domande più frequenti: in cosa differiscono un termostato e un cronotermostato? La prima caratteristica è senza dubbio la gestione differita. Un termostato permette solo la regolazione manuale della temperatura, mentre un cronotermostato permette di programmare l’accensione e lo spegnimento, in base a criteri temporali e climatici. Anche i modelli più semplici di cronotermostati, per esempio, ci permettono di programmare l’accensione del riscaldamento alle 17 di ogni giorno, ma solo se la temperatura interna è inferiore a 18 gradi, per permetterci di trovare la casa confortevole al nostro rientro dal lavoro.
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