Mancano pochi giorni alla riapertura delle scuole, ma il Back to School quest’anno presenta molti nodi da sciogliere. La pandemia ha cambiato lo scenario scolastico da tanti punti di vista, soprattutto per quanto riguarda l’organizzazione degli spazi in cui docenti e ragazzi dovranno passare molte ore nei prossimi mesi.
Si stanno definendo le linee guida perché questo rientro a scuola avvenga in sicurezza e non mancano voci autorevoli che fanno il punto su come ci si debba difendere dalla trasmissione del virus e come garantire che nelle aule avvenga un corretto ricambio d’aria.
Pochi giorni fa anche il Corriere della Sera ha parlato nello specifico di questo argomento in un articolo di Cristina Marrone in cui si sottolinea come “gli ambienti chiusi come le scuole rappresentino una grande criticità, soprattutto se di volumetria ridotta, con ventilazione (ovvero aria ricambiata dall’esterno) contenuta e con tempi di permanenza elevati.”
La possibile trasmissione per via aerea del Covid-19
Sono sempre più numerosi gli studi che dimostrano che la trasmissione del Covid-19 non avviene solo con colpi di tosse e starnuti, ma anche per via aerea, cioé attraverso goccioline infette che rimangono nell’aria per un tempo sufficientemente lungo da poter essere inalate, tanto che – come spiega il Corriere della Sera – “anche l’Organizzazione mondiale della Sanità, dopo molte reticenze, a inizio luglio ha dichiarato «possibile la trasmissione aerea».”
È naturale quindi chiedersi cosa accadrà all’interno di un’aula scolastica, quali siano i rischi reali e come difendersi da minuscole particelle potenzialmente infettive che fluttuano nell’aria.
Ricambiare l’aria nelle aule per prevenire la trasmissione del virus
In questo scenario, la ventilazione delle aule e degli ambienti scolastici risulta fondamentale per abbattere i pericoli che arrivano dalla trasmissione aerea. Normalmente nelle scuole italiane si ricorre alla ventilazione naturale, quindi alla classica apertura delle finestre, ma in un’aula di normali dimensioni sono necessarie diverse ore per ricambiare completamente l’aria. Per ovviare a questo, si può ricorrere ad un aumento della ventilazione aprendo le finestre per 20 minuti ogni 40 minuti (improponibile però in inverno), oppure si può ricorrere alla ventilazione meccanica con purificazione dell’aria.
La ventilazione meccanica controllata (VMC) è un sistema di ventilazione a doppio flusso con recupero di calore, che provvede al ricambio costante dell’aria negli ambienti limitando al minimo il dispendio energetico. Si tratta di una soluzione che permette all’aria viziata in uscita di cedere il calore all’aria fresca e pulita in entrata, senza mescolarsi ad essa, garantendo il ricambio dell’aria indoor anche a finestre chiuse. Fantini Cosmi, tramite il brand Aspira, propone una gamma estesa e completa di soluzioni per la VMC per soddisfare tutte le necessità, da quelle di piccoli locali fino alle grandi superfici.
Il Covid-19 ci costringe a ripensare completamente la ventilazione negli ambienti indoor, in particolare in quelli ad elevato affollamento, ma si tratta di un’opportunità per affrontare finalmente un tema che in passato è stato sottovalutato e rimandato per troppo tempo e che può contribuire al nostro benessere.
Continua a leggere sull’articolo del Corriere della Sera come è possibile stimare il rischio contagio nelle aule scolastiche e, di conseguenza, intervenire per mantenere indici di contagio accettabili.
