Le aule scolastiche sono ambienti dove i nostri ragazzi passano molte ore delle loro giornate. Garantire un adeguato ricambio d’aria in questi ambienti è fondamentale, non solo per favorire una maggiore concentrazione durante le lezioni, ma anche per tutelare la salute di studenti e docenti.
Negli ambienti chiusi, con scarsa ventilazione, possono accumularsi inquinanti indoor, come muffe, composti organici volatili, allergeni, oltre a gas pericolosi come il radon. Proprio quest’ultimo componente merita un approfondimento speciale.
Gas radon: cos’è e perché è pericoloso
Il radon è un gas radioattivo naturale, che non ha colore né odore, quindi è difficilmente individuabile. Si forma dal decadimento dell’uranio presente nel suolo e nei materiali da costruzione ed è presente su quasi tutto il territorio nazionale con livelli di concentrazione diversi.
Il radon risalendo dal suolo può penetrare negli edifici attraverso crepe, fessure, canalizzazioni degli impianti elettrici e idraulici, o attraverso tubazioni. Negli ambienti chiusi, soprattutto se scarsamente ventilati, può accumularsi in alte concentrazioni diventando pericoloso per l’uomo.
Le normative: il Piano nazionale di azione per il radon 2023 – 2032
La Comunità Europea e lo Stato Italiano hanno emanato atti normativi per tutelare la salute della popolazione contro l’esposizione al radon in ambienti chiusi (con Raccomandazione Euratom 143/90) e nei luoghi di lavoro (Dlgs 101/2020).
Con il D.P.C.M. dell’11 gennaio 2024 è stato adottato il nuovo Piano nazionale d’azione per il radon 2023-2032, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 43 del 21 febbraio 2024. Lo scopo del piano, con validità decennale, è quello di ridurre i rischi a lungo termine associati all’esposizione al gas radon nei luoghi di lavoro (comprese le aule scolastiche) e nelle abitazioni.
I Dirigenti scolastici e le Amministrazioni comunali hanno quindi l’obbligo di monitorare gli edifici, affidandosi a professionisti specializzati nelle misurazioni di gas radon.
Ventilare per abbattere la concentrazione di gas radon
L’unico modo per determinare se esiste una concentrazione di gas radon oltre i limiti consentiti è fare delle misurazioni con esperti del settore (la concentrazione di radon non deve superare i 300 Becquerel per metro cubo Bq/m3). Se viene ravvisato il superamento di questa soglia, occorre intervenire.
Una delle soluzioni per ridurre l’accumularsi del gas radon è abbattere la concentrazione attraverso una adeguata ventilazione, fino a rendere la presenza nell’aria di questo gas innocua. In questo vengono in aiuto le macchine di ventilazione meccanica controllata (VMC) con recupero di calore.
Un esempio virtuoso a Bari
Quando un monitoraggio ambientale ha rilevato livelli di radon oltre i limiti di sicurezza in una scuola di Modugno (Bari), l’amministrazione comunale, stazione appaltante del progetto, ha affidato alla ditta locale Pellicani & Noviello l’incarico di installare delle macchine VMC per proteggere e tutelare la salute di studenti e personale scolastico.
Lo staff di Pellicani & Noviello ha eseguito l’installazione di otto macchine di ventilazione meccanica controllata (VMC) decentralizzata di Fantini Cosmi, modelli 𝗔𝗦𝗣𝗜𝗥𝗖𝗢𝗠𝗙𝗢𝗥𝗧 𝗖𝗟𝗔𝗦𝗦 𝟲𝟮𝟬𝗩 𝗪𝗜-𝗙𝗜.
Le unità ASPIRCOMFORT CLASS sono state scelte per l’elevato ricambio d’aria che garantiscono (portata max 620 mc/h), per la loro silenziosità, per la possibilità di un controllo smart da App tramite WiFi e per il risparmio energetico che possono garantire grazie al recupero di calore integrato.
L’installazione delle unità ASPIRCOMFORT CLASS non hanno richiesto canalizzazioni e l’intervento è stato eseguito senza interferire con le attività scolastiche.
Grazie a questo progetto, oggi studenti e personale possono vivere e lavorare in un ambiente sano e confortevole.
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