Il 3 settembre 2024 è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale l’Avviso relativo all’entrata in funzione della Banca Dati delle Strutture Ricettive (BDSR) destinate all’affitto breve e del portale per l’assegnazione del CIN, il Codice Identificativo Nazionale.
LA BDSR è stata creata con l’obiettivo principale di creare una mappatura dettagliata degli esercizi ricettivi in Italia, identificati attraverso l’introduzione del CIN. Il CIN è il codice univoco di cui deve essere dotato ogni immobile destinato agli affitti brevi o alle locazioni turistiche. Per richiederlo occorre fare domanda tramite il portale telematico BDSR; il codice viene successivamente assegnato dal Ministero del Turismo.
Se la struttura è già in possesso del CIR, i suoi dati e la sua conformità saranno già stati accertati; in caso contrario, prima della concessione del codice CIN, occorre inserire i dati catastali nella BDSR e dimostrare di essere in possesso dei requisiti di sicurezza necessari. In particolare, tra i requisiti di sicurezza vi è l’obbligo di installazione di dispositivi per la rilevazione di gas combustibili e del monossido di carbonio funzionanti nonché di estintori portatili a norma di legge.
Cosa accade a partire dal 2 novembre?
Decorsi i 60 giorni dalla pubblicazione dell’Avviso in Gazzetta Ufficiale, a partire dal 2 novembre 2024 chiunque possieda o gestisca strutture ricettive o unità immobiliari (appartamenti, case, B&B) destinate alle locazioni turistiche e agli affitti brevi dovrà obbligatoriamente aver installato rilevatori di gas combustibili, rilevatori di monossido di carbonio ed estintori portatili a norma. Dovrà anche esporre il CIN all’esterno dell’edificio in cui si trova l’appartamento affittato o la struttura ricettiva.
Le sanzioni del legislatore per chi non si adegua possono variare da euro 800 a euro 8.000 per chi è sprovvisto di CIN e da euro 600 a 6.000 in mancanza dei requisiti di sicurezza (l’importo dipende dalle dimensioni dell’immobile).
Il CIN andrà sempre inserito anche negli annunci pubblicitari, sia offline che online: l’obbligo riguarda perciò proprietari, gestori, ma anche intermediari delle strutture e portali come, ad esempio, Booking.
C’è tempo quindi fino al 1 Novembre 2024 per adeguarsi alla nuova normativa, senza il rischio di incorrere nelle sanzioni previste.
Sicurgas: una gamma completa di rilevatori di gas per ogni esigenza
Fantini Cosmi propone una gamma completa di dispositivi per prevenire il rischio di fughe di gas, sia che si tratti di gas metano, GPL o monossido di carbonio. La gamma denominata Sicurgas include diversi rilevatori che si adattano facilmente in tutti gli ambienti civili grazie alle versioni per l’installazione a parete e a quelle da incasso multiplacca.
I dispositivi Sicurgas presentano allarmi acustici e luminosi e, a seconda dei modelli, sono anche in grado di pilotare le valvole a riarmo manuale per interrompere l’erogazione di gas, con l’indiscutibile vantaggio di consentire la tacitazione di falsi allarmi.
Funzionano con alimentazione elettrica 230Vca – 50Hz.
E se non vi sono predisposizioni elettriche? Non c’è problema. Fantini Cosmi ha pensato anche a questa casistica con il nuovo segnalatore di CO P13E che funziona a batterie: la soluzione ideale per l’installazione in locali sprovvisti di predisposizione elettrica.
La gamma Sicurgas è composta dai seguenti modelli:
- Sicurgas P11 – P12: rivelatori di fughe di gas metano (P11) e GPL (P12) per ambienti civili, sensore a semiconduttore
- Sicurgas P21 – P22: rivelatori di fughe di gas metano (P21) e GPL (P22) per ambienti civili, sensore catalitico, con pre-allarme
- Sicurgas P13: rivelatori di fughe di CO monossido di carbonio, per ambienti civili, sensore a celle elettrochimiche
- Sicurgas P71 – P72: rivelatori di fughe di gas metano e GPL da incasso per ambienti civili
Per maggiori informazioni:
- Scopri di più sulla gamma Sicurgas
- Consulta qui le FAQ su BDSR e CIN pubblicate dal Ministero del Turismo
- Leggi l’articolo “Legge 191 “affitti brevi”: rilevatori di gas obbligatori per i proprietari”
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